Dopo un periodo di vacanza è utile focalizzare l’attenzione sul riequilibrio dell’organismo e del metabolismo, senza rinunce.
Finite le vacanze non è semplice ritornare alla solita routine e questo potrebbe creare malumore e stress; spesso capita di sentirsi stanchi, spossati, compaiono emicranie e la digestione risulta lenta e difficile.
Come mai? Semplice.
La variazione delle abitudini, sia di vita che alimentari in occasione delle vacanze, il più delle volte coincide con vita più sedentaria, pasti più abbondanti, orari diversi ed il concedersi quegli “sgarri”, che solitamente tendiamo ad evitare, perché siamo a dieta.
La prima cosa da fare è: non fossilizzarsi sul concetto di dieta, che il più delle volte ci porta ad eliminare i carboidrati (pasta, pane e affini) e favorisce picchi glicemici controproducenti e che non aiutano di certo a diminuire il peso.
Qual è la cosa migliore da fare quindi?
Sulla nostra tavola, di certo, non dovranno mai mancare frutta e verdure di stagione, evitando condimenti non di origine animale (burro, panna, maionese) e preferendo olio extravergine di oliva, aceto, limone e spezie o erbe aromatiche ecc… ma ora veniamo al dunque.
Posso mangiare pasta, pane e affini?
La risposta è si. I carboidrati sono necessari al nostro organismo per poter svolgere le proprie funzioni quotidiane ed eliminarli è un grave errore, perciò sono consentiti!
A pranzo può essere consumato un piatto di pasta o cereali (riso, orzo, farro…) con condimenti leggeri, a base di verdure preferibilmente e la sera per accompagnare la pietanza perché no? Un po’ di pane comune o integrale di certo male non fa!
È ovvio che non dobbiamo esagerare con le porzioni, ma abbinando sempre un contorno e mangiando un po’ di tutto gli eccessi sono molto più improbabili.
L’importante è evitare prodotti confezionati ricchi di grassi idrogenati (troverete spesso questa dicitura tra gli ingredienti nelle etichetti di molti prodotti al supermercato!) come snack salati, grissini e compagnia bella.
E ricordiamoci sempre che pasta, pane e patate appartengono alla stessa famiglia, perciò non possono consumarli tutti e tre allo stesso pasto.
Semaforo verde per l’integrale
Mi troverete sempre d’accordo sul consumo di alimenti integrali, perché non sono raffinati e mantengono gran parte delle loro proprietà nutrizionali come vitamine, sali minerali e fibre e, anche se ad alcune persone possono risultare poco gustose, delle loro qualità organolettiche. In più se consumiamo pasta e pane integrali ai pasti principali avremo un picco glicemico (gli zuccheri nel sangue) molto meno elevato, una volta finito il pranzo o la cena.
Non facciamoci trovare impreparati al rientro dalle vacanze e riprendiamo il nostro ritmo quotidiano senza farci mancare nulla, consumando ogni pasto: colazione, spuntini, pranzo e cena, in modo da evitare di consumare dei fuori pasto ipercalorici e anche di abbuffarci ad esempio a cena, perché ci siamo “trattenuti” in modo eccessivo durante il giorno e una volta seduti a tavola, tornati dal lavoro, mangeremmo in eccesso e troppo in fretta.
Se durante il giorno consumiamo nelle giuste dosi i carboidrati (partendo con una maggiore quantità a colazione e diminuendo poi nell’arco della giornata), eviteremo che la voglia di dolce ci attanagli nel dopo cena, basterà un frutto e il gioco è fatto.
Ritroviamo il nostro equilibrio senza rinunce!
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