La prevenzione andrologica e ginecologica nelle malattie da PAPILLOMAVIRUS (HPV): cosa c’è di nuovo

COS’É IL PAPILLOMA VIRUS?

E’ un virus ampiamente diffuso chiamato anche HPV (Human Papilloma Virus). Appartiene ad una numerosa famiglia composta da più di 120 tipi virali che si trasmettono prevalentemente per via sessuale. Il contagio può avvenire anche tramite il solo contatto dei genitali, senza penetrazione, e l’uso del profilattico non protegge dal rischio di infezione. Nella maggior parte dei casi, l’infezione è transitoria e asintomatica oppure può comportare lo sviluppo di escrescenze simili alla cresta di gallo (condilomi acuminati) che possono provocare prurito, fastidio e dolore di lieve entità. In casi più rari, l’HPV può, invece, causare l’insorgenza di tumori sia maschili che femminili.

QUALI ORGANI COLPISCE?

Oggi sappiamo che il tumore del collo dell’utero è l’unica forma di neoplasia riconosciuta come totalmente riconducibile alla sua infezione, ma l’HPV è implicato anche nell’origine di altri tumori in sede genitale (vulva, vagina, pene, ano) ed extragenitale (cavità orale, faringe, laringe). Si stima che questo virus sia responsabile del:

  • 99,7% dei tumori del collo dell’utero;
  • 90% circa dei tumori dell’ano;
  • 70% dei tumori della vagina;
  • 50% dei tumori del pene;
  • 40% dei tumori della vulva;
  • 26% dei tumori dell’orofaringe.

CHE RELAZIONE C’É FRA TUMORE DELL’OROFARINGE E HPV?

I tumori del cavo orale da infezione HPV, in particolare delle tonsille, stanno aumentando velocemente in tutto il mondo in entrambi i sessi. Questo è un chiaro segno della poca conoscenza dei rischi della trasmissione dell’HPV tramite il sesso orale. Sono più colpiti gli uomini rispetto alle donne, ma le ultime ricerche scientifiche ci segnalano che questa differenza si sta riducendo con un incremento importante di neoplasie anche nel sesso femminile. Inoltre, sono più colpite le persone che fumano, quelle che lavorano in ambienti polverosi e/o quelle che bevono alcool.

QUANTO TEMPO PASSA DALL’INFEZIONE AL TUMORE?

Nell’eventualità di infezione cronica, la lesione tumorale si sviluppa in genere nell’arco di 7-15 anni dal contagio e le ripercussioni patologiche sono legate al tipo di ceppo virale con cui si viene a contatto. In ogni caso, però, la prevenzione riduce notevolmente il rischio di trasformazione tumorale in ogni organo e secondario all’infezione virale.

QUAL’É LA TIPOLOGIA DI PREVENZIONE DA ESEGUIRE?

Per quanto riguarda il sesso femminile, è oramai indubbia l’importanza della visita ginecologica associata alla ricerca del virus HPV sul collo dell’utero. L’esame è molto semplice e non doloroso.

Per quanto riguarda il sesso maschile, invece, gli uomini sono poco consapevoli dei rischi legati all’infezione da HPV, il quale può provocare condilomi, tumori (pene, ano, cavo orale) e infertilità. È, pertanto, necessario che essi prendano confidenza con l’andrologo e con l’urologo e che si sottopongano serenamente al test di ricerca dell’HPV, specie se esposti a fattori di rischio (numero elevato di partner, fumo, alcool).

Dal 2008, inoltre, in Italia è attiva la campagna vaccinale contro le infezioni da HPV che coinvolge volontariamente sia il sesso maschile che femminile.

Dr.ssa Tiziana Bartolotti – Direttore Sanitario DEMETRA ARTeBIOS