La difficoltà con l’erezione: un problema oggi sempre risolvibile

L’erezione costituisce una funzione fondamentale per l’uomo a qualsiasi età se viene meno, anche la percezione di sé va in crisi.
La funzione erettile è un processo circolatorio che richiede una buona salute cardiovascolare, adeguati livelli ormonali e la capacità mentale ed emotiva di essere adeguatamente rilassati al momento giusto. Quando uno o più di uno di questi aspetti sono alterati, possono essere presenti problemi con l’erezione.

L’andrologo è lo specialista di riferimento per la salute sessuale e riproduttiva maschile e la visita andrologica ha innanzitutto l’obiettivo di capire quali sono le cause del problema specifico, per poi attuare la strategia terapeutica migliore. Oggi possiamo dire che, virtualmente, ogni deficit erettile può avere una soluzione efficace; ciò è importante, anche perchè le difficoltà con l’erezione sono diffuse: in Italia è stato calcolato che non meno di 3 milioni di uomini hanno problemi di erezione. Ma quali sono le possibili cure? Dopo una completa valutazione andrologica possono essere identificati due principali cause: cause psicologiche e cause fisiche.
I problemi su base emotiva/psicogena, se lievi, possono essere inizialmente gestiti dall’andrologo che, in caso di problemi più seri, non esiterà a collaborare con uno Psicologo dedicato a problematiche sessuali: lo “Psico-sessuologo”.

In presenza di problemi fisici, le rare cause ormonali sono risolvibili con terapie ormonali appropriate, ma la maggior parte dei casi di deficit erettile sono il risultato di fattori di rischio cardiovascolari e dismetabolici: fumo di sigaretta, poca attività fisica, sovrappeso/obesità, livelli elevati di grassi nel sangue, ipertensione, malattie alle coronarie, diabete. In questi casi i farmaci orali inibitori dell’enzima fosfodiesterasi 5 (di cui il capostipite è il sildenafil o “Viagra”, possono rappresentare una soluzione nei problemi di lieve o media entità.

Se questi farmaci non funzionano, il livello successivo è rappresentato da un farmaco da iniettare all’interno del pene per ottenere l’erezione: la prostaglandina. L’iniezione è indolore e anche in casi medio-gravi vi possono essere delle buone risposte. Ma anche i casi più gravi di difficoltà di erezione hanno la possibilità di soluzioni brillanti.

Quando pillole e iniezioni non funzionano – ad esempio in uomini operati per tumore prostatico, nel diabete presente da anni, in casi avanzati di curvatura del pene, in presenza di problemi circolatori gravi – la chirurgia con impianto protesico permette di ripristinare la funzione erettile, tornando ad avere, quando lo si desidera, erezioni di ottima rigidità. La protesi peniena idraulica consiste in due cilindri che vengono inseriti nei due cilindri naturali del pene: i corpi cavernosi.
I due cilindri sono riempiti di liquido, e sono collegati mediante un sistema a circuito chiuso a una pompa di controllo a livello dello scroto e a un serbatoio. Il tutto è interno all’organismo e non visibile dall’esterno. La protesi viene attivata manualmente agendo sulla pompa di controllo scrotale e riproduce al meglio sia la flaccidità che l’erezione. La persona con protesi idraulica può ragionevolmente attendersi di ottenere, quando lo desidera, una erezione di ottima qualità per il tempo desiderato. L’erezione così ottenuta non è di fatto distinguibile da un’erezione naturale; il pene ha la stessa sensibilità e capacità di eiaculazione presenti prima dell’intervento.


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