Displasia delle anche: quali sono le cause e a chi rivolgersi

 

  • Di che si tratta e quali sono le cause?

L’articolazione dell’anca (tra testa del femore e la parte del bacino detta «acetabolo») non si forma correttamente in gravidanza e alla nascita può presentare un quadro più o meno grave: dalla «displasia» (l’acetabolo non è ben formato) alla «lussazione» (la testa del femore è fuori posto).
Le cause non sono del tutto note. I bimbi più a rischio sono quelli con presentazione podalica e familiarità di 1° grado.

  • Perché è importante una diagnosi precoce?

Perché in questo caso il trattamento ha un’elevata percentuale di successo con sistemi semplici. Una diagnosi tardiva porta invece a: peggiori risultati, maggior rischio di necrosi e di zoppia, necessità di interventi maggiori, rischio di protesi di anca in età giovanile.

  • Come diagnosticarla?

Le chiavi per la diagnosi sono: un corretto esame obiettivo (la «manovra di Ortolani»: è ormai obbligatorio registrarla sul libretto di nascita) e l’ecografia eseguita da mani esperte. Questa dovrebbe essere eseguita: alla nascita in caso di Ortolani positivo; tra la 4a e la 6a settimana di vita a tutti gli altri (ultime raccomandazioni delle società di pediatria, radiologia e ortopedia pediatrica).

  • Cosa fare e a chi rivolgersi?

La gestione varia in base alla classificazione di Graf:
Grado 1a/b indica normalità.
Grado 2a: necessita di norme posturali (mantenere le gambine aperte e piegate nel trasporto, in braccio, nell’allattamento, ecc) e ricontrollare con ecografia.
Per gradi superiori (2b, 2c, D, 3, 4): rivolgersi a ortopedici pediatrici con elevata esperienza per avviare un trattamento vero e proprio.

  • Che trattamenti sono previsti?

In base a gravità, età, clinica, ecc: divaricatori dinamici o statici (Pavlik, Tubingen, Milgram, ecc), riduzione «incruenta» (senza chirurgia) e confezionamento di gesso; riduzione «cruenta» (con chirurgia)

Cosa bisogna evitare?

Trattamenti inutili (il doppio pannolino, le mutandine rigide), forzati (posizioni eccessive), centri con poca esperienza (meglio se in grado di gestire dai divaricatori a chirurgia)

Dr.ssa Giada Salvatori – Medico Specialista in Ortopedia