L’andrologo è lo specialista della salute sessuale e riproduttiva dell’uomo che previene, diagnostica e cura eventuali patologie che possono occorrere nell’arco di tutta la vita.
I principali problemi di pertinenza dell’andrologia sono disturbi della sfera sessuale come la difficoltà di erezione, eiaculazione precoce, pene curvo, calo del desiderio, fimosi, brevità del frenulo, idrocele, oltre a problematiche connesse ad alterata fertilità maschile quali varicocele, alterazioni ormonali, patologie di testicoli, epididimi, deferenti.
Con l’andrologo potrai confrontarti e potrai trovare le risposte ai tuoi dubbi, lo specialista prescriverà un esame fisico completo, con particolare attenzione alla regione genitale, che potrà essere completato da un controllo e da esami più specifici.
Visita andrologica
La VISITA ANDROLOGICA è sicuramente il punto di partenza per la valutazione della salute riproduttiva di un individuo. La raccolta di informazioni sulla storia clinica del paziente, le abitudini di vita, assunzione di farmaci, eventuali problematiche passate e disturbi presenti rappresenta il momento più importate per lo specialista per orientare la diagnosi e la terapia.
Lo specialista può richiedere accertamenti strumentali e di laboratorio. Fra questi, l’esame del liquido seminale, chiamato SPERMIOGRAMMA, rappresenta l’analisi di base per lo studio della capacità fecondante del maschio. E’ di facile esecuzione ma la sua lettura deve attenersi alle più recenti indicazioni fornite dell’Organizzazione Mondiale di Sanità nel 2021.
L’OMS, infatti, definisce i valori di riferimento utilizzati da tutti gli specialisti della Medicina della Riproduzione ed elabora periodicamente le linee guida per la corretta esecuzione dell’analisi del liquido seminale (WHO laboratory manual for the Examination of human semen). Lo spermiogramma prevede la valutazione di tre caratteristiche del liquido seminale: concentrazione e numero totale di spermatozoi nell’eiaculato, motilità e morfologia degli spermatozoi
Area Sessualità: la salute sessuale come spia della salute dell’uomo
Tutte le ricerche scientifiche segnalano che le difficoltà sessuali sono più frequenti con l’aumentare dell’età, ma ‘maturità’ non vuol automaticamente dire fine della propria vita sessuale. In realtà l’erezione richiede l’integrità di diversi apparati, in particolare quello cardiovascolare; tra le cause dei problemi di erezione vi sono soprattutto malattie cardiovascolari e dismetaboliche come il diabete, oltre a fattori tossici come il fumo. Queste sono tutte condizioni a carattere cronico, agiscono cioè nel tempo; ne deriva che l’età è un fattore di rischio per la funzione sessuale soprattutto per coloro che hanno queste patologie, in quanto queste con il tempo producono danno. In altri termini anche un ultrasettantenne, se in buona salute (buon profilo lipidico, non soprappeso né iperteso, che non assume farmaci, ecc.), può avere una soddisfacente vita sessuale.
Un numero sempre maggiore di studi ci segnala inoltre come l’efficienza della funzione sessuale sia una spia molto importante della salute cardiovascolare e metabolica dell’uomo. Il normale funzionamento del pene richiede infatti un’assoluta integrità arteriosa, un tessuto vascolare e vie nervose per la trasmissione del comando per l’erezione del tutto sane. La necessità di questo elevato grado di efficienza spiega come spesso malattie vascolari, diabete, ipercolesterolemia diano come primo segno una difficoltà di erezione, senza che vi siano ancora altri sintomi. La disfunzione erettile è in particolare oggi considerata come la ‘spia’ di una possibile patologia cardiaca o coronaria in fase iniziale, che cioè non ha ancora dato altro segno di sé.
In conclusione, in presenza di un problema sessuale, è importante parlarne con il medico. Non solo perché oggi qualsiasi difficoltà sessuale può essere risolta in maniera brillante, ma anche perché questa potrebbe essere il primo campanello di allarme di altre malattie che non hanno ancora dato segno di sé. L’Andrologo o il Medico di Famiglia potrebbero infatti scoprire malattie come diabete, ipertensione o alterazioni ormonali, in fase iniziale, quando cioè è più facile curarle, evitando gravi danni alla salute.
Oggi virtualmente ogni caso di difficoltà di erezione può essere risolto in maniera soddisfacente, a prescindere dalla sua gravità.
Viviamo in un’epoca in cui la ricerca scientifica sta producendo una serie di risposte diversificate. Attualmente disponiamo di più farmaci efficaci per via orale e altri più selettivi e con meno effetti collaterali sono all’orizzonte.
Va comunque ricordato che vi sono casi di disfunzione erettile (abbreviata con la sigla “DE”), soprattutto tra i giovani, che potenzialmente sono curabili in maniera definitiva, e che ogni caso di difficoltà di erezione va valutato dal medico, in quanto potrebbe celare importanti patologie in fase iniziale, quali diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari.
Fra i vari trattamenti utilizzati per curare o trattare l’erezione erettile, possiamo annoverare i seguenti:
– I farmaci orali per l’erezione
– L’autoiniezione
– Testosterone
– Vacuum
– Protesi
Area Infertilità:
Il varicocele è una dilatazione anomala delle vene che drenano il sangue dal testicolo, che visivamente può ricordare le vene varicose delle gambe.
E’ statisticamente associato a ridotta fertilità maschile: mentre in assoluto l’incidenza del varicocele è del 10-20% e più negli uomini tra i 15 ed i 25 anni, ben il 40% degli uomini con infertilità ha un varicocele; questa percentuale sale all’ 80% circa in coloro che hanno avuto un bambino e non riescono ad averne un secondo.
Con questo termine si intende la assenza di spermatozoi nell’eiaculato. Viene diagnosticata in genere quando si esegue un esame dello sperma, o “spermiogramma” e non si trovano spermatozoi, anche dopo centrifugazione.
La azoospermia può essere di due tipi: ostruttiva e non ostruttiva: nel primo caso si riescono comunque a trovare spermatozoi nell’ambito del testicolo nel 90% e più dei casi, nelle seconde nel 40%. Vediamo più nel dettaglio queste due varietà.
Azoospermia Ostruttiva: è presente un blocco in un qualche punto nel percorso degli spermatozoi dal testicolo allo sbocco dei dotti prostatici nel canale urinario. Alcuni esempi sono: esiti cicatriziali di malattie infettive, esiti di interventi medico-chirurgici (ad esempio la legatura dei deferenti a scopo contraccettivo). Nelle forme ostruttive il testicolo ha e continua a produrre spermatozoi; alla visita si trovano caratteristicamente testicoli di buon volume, con spesso epididimi dilatati. I valori degli ormoni che stimolano l’attività testicolare (FSH per la produzione di spermatozoi e LH per la produzione di ormone sessuale maschile) sono nella norma. La terapia andrologica ha come obiettivo la correzione chirurgica definitiva della stenosi, laddove possibile, e in subordine il recupero degli spermatozoi direttamente dal testicolo o dall’epididimo: o con ago o mediante prelievo chirurgico.
Azoospermia Non Ostruttiva, o “NOA” (anche detta “azoospermia secretoria”): mancata produzione di spermatozoi da parte del testicolo, in assenza di ostruzione delle vie seminali. Le cause possono essere più di una: testicoli ritenuti nel canale inguinale, trauma, parotite (“orecchioni”) contratta dopo l’età dello sviluppo, cause genetiche, altro. I testicoli sono caratteristicamente di volume ridotto e il quadro ormonale è alterato, con tipicamente valori elevati di FSH. All’ecografia non è raro il riscontro di calcolosi all’interno del testicolo.
Fino all’inizio degli anni ‘80 si riteneva che nei testicoli dei soggetti affetti da “NOA” non vi fossero spermatozoi. Nell’’81 fu dimostrato che nel tessuto testicolare di questi soggetti era possibile riscontrare alcuni isolati focolai di spermatogenesi, con cioè presenza di spermatozoi.
Prima di pensare alla ricerca di spermatozoi da testicolo in casi di azoospermia è d’obbligo eseguire idonee valutazioni genetiche, i cui risultati potrebbero talora escludere il ritrovamento di spermatozoi. La possibilità di utilizzare questi spermatozoi per procedure di fecondazione assistita è arrivata con l’introduzione nel 1992 della tecnica di riproduzione assistita ICSI. Da allora agli individui affetti da NOA motivati ad avere un figlio proprio è possibile offrire la ricerca di spermatozoi da tessuto testicolare, per essere poi utilizzati per la tecnica di riproduzione assistita ICSI.
La sindrome di Klinefelter e fertilità maschile
La sindrome di Klinefelter (abbreviata come SK) è la più frequente causa di infertilità maschile su base genetica: gli individui adulti sono pressoché sempre azoospermici, cioè non hanno spermatozoi nel liquido seminale. Questo articolo tratta la forma classica della SK, le sue implicazioni sulla fertilità e le possibilità di recupero di spermatozoi da testicolo finalizzate alla ricerca di paternità.
Altre patologie andrologiche:
Il frenulo del pene è il sottile lembo di pelle che unisce inferiormente la punta del pene, cioè il “glande”, alla pelle che ricopre la punta del pene, cioè il “prepuzio”.
La fimosi consiste in un restringimento dell’orifizio prepuziale, il prepuzio è la pelle che ricopre la punta del pene. La fimosi causa una difficoltà ad abbassare la cute per scoprire la punta del pene, detta anche “glande”. Quando si arriva alla impossibilità di scoprire il glande si parla di fimosi serrata. Quando la difficoltà è presente solo in erezione per l’espansione del glande, si parla di fimosi funzionale.
L’idrocele è una raccolta non dolorosa di liquido attorno al testicolo, tra le membrane che rivestono il testicolo stesso.
Il testicolo è infatti rivestito da una membrana, la “tunica vaginale” che lo avvolge completamente e gli si ribatte intorno. Fra le due membrane c’è normalmente una minima quantità di liquido chiaro che consente lo scorrimento del testicolo, e che viene continuamente prodotta e riassorbita dalle membrane stesse. A causa di infiammazione, di trauma, o di interventi chirurgici quali soprattutto operazioni per ernia e per varicocele, queste membrane possono produrre più liquido di quanto riesca ad essere assorbito.
Progressivamente il liquido si raccoglie e nel giro di settimane, mesi o anni porta ad un progressivo aumento di volume dello scroto. (In rari casi può associarsi a tumore testicolare; ciò va sospettato allorquando l’idrocele si forma in breve tempo ed in soggetti giovani)
L’idrocele non fa male, ma può dare una fastidiosa sensazione di “peso” o di “ingombro”, soprattutto se di cospicue dimensioni. E’ di consistenza teso-elastica. Il paziente spesso ha il timore di avere un “tumore”. Una semplice visita ed una ecografia possono dissipare il dubbio.
Come si cura?
La soluzione ideale è costituita da un semplice intervento chirurgico, effettuabile anche in anestesia locale, che risolve il problema in maniera definitiva.
La curvatura del pene costituisce un problema molto più diffuso di quanto si pensi: un recentissimo studio documenta che non meno del 7% dei maschi italiani è affetto da questa patologia.
Gli specialisti
Dott. Edoardo Pescatori
Medico chirurgo specializzato in urologia