Laboratorio di Seminologia

demetra art e bios

Nel Centro di Medicina della Riproduzione ARTeBIOS è presente un LABORATORIO DI ANDROLOGIA E PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) gestito da un’équipe specializzata di biologi. Il laboratorio svolge specifiche indagini che valutano la salute riproduttiva sia maschile che femminile e accompagnano la coppia nei percorsi di PMA:

Spermiogramma WHO 2021

È un’indagine che permette di valutare lo stato di fertilità di un individuo. Secondo il WHO 2021 (World Health Organization), prima di effettuare il test è necessario osservare un periodo di astinenza da eiaculazioni compreso tra un minimo di 2 e un massimo di 7 giorni.
L’esame analizza il liquido seminale valutandone importanti caratteristiche, come motilità, vitalità, concentrazione e morfologia degli spermatozoi, per fornire al medico indicazioni sulla capacità riproduttiva del paziente.

Nel video sottostante il Dott. Marco Nadalini spiega l’importanza dell’esame del liquido seminale. 

Test di selezione nemaspermica (altrimenti detto Test di Capacitazione)

Il test si esegue sul liquido seminale, dopo che il paziente abbia osservato un periodo di astinenza da eiaculazioni compreso tra un minimo di 2 e un massimo di 7 giorni. L’obiettivo dell’esame è selezionare in laboratorio gli spermatozoi con caratteristiche di motilità e morfologia migliori. Il test pertanto viene utilizzato come indagine diagnostica nella scelta del trattamento di fecondazione assistita più adatto ad una coppia.

Test di frammentazione del DNA spermatico (altrimento detto TUNEL Test )

Il test indica la presenza di “tagli” o rotture nel DNA degli spermatozoi, fornendo maggiori informazioni sullo stato di fertilità maschile rispetto a quelle ottenute con lo spermiogramma convenzionale.
Molti studi riportano una maggiore percentuale di spermatozoi con DNA frammentato in uomini infertili se confrontati con gli uomini fertili.

Le cause che provocano il danneggiamento del DNA degli spermatozoi sono varie e possono essere di tipo intrinseco o indotte da fattori esterni.

Fattori intriseci, possono essere dovuti a:

–  errori nella maturazione degli spermatozoi (a livello dell’epididimo);

–  inefficacia nella selezione ed eliminazione degli spermatozoi danneggiati (nel processo di
produzione a livello testicolare, nei tubuli seminiferi).

Fattori esterni, invece, possono essere determinati da:

–   esposizione a chemio- o radioterapia;

–  episodi di febbre alta;

– esposizione ad alte temperature;

–  presenza di varicocele;

–  esposizione degli spermatozoi a radicali liberi sia a livello testicolare (ad es. in caso di infiammazione acuta o cronica causata da infezioni) che a livello post-testicolare.

Attualmente il test viene eseguito in laboratorio specializzati e sono disponibili più metodiche di laboratorio per effettuare il test. La metodica TUNEL, utilizzata nel nostro laboratorio di riferimento,
permette di individuare in modo diretto le rotture a carico della doppia elica del DNA degli spermatozoi e rappresenta in questo momento la tecnica più affidabile in termini di standardizzazione e sicurezza dei risultati.

Scoprire elevati livelli di frammentazione del DNA spermatico può risultare utile nell’inquadramento della condizione di infertilità della coppia ed eventualmente nel suggerire percorsi terapeutici personalizzati ed efficaci.

Il test di frammentazione del DNA spermatico viene, quindi, raccomandato a:

  coppie con una storia di precedenti cicli falliti di riproduzione assistita;

 coppie con infertilità idiopatica (senza apparente causa);

–  coppie con una storia di incapacità a supportare un corretto sviluppo embrionale;

–  coppie che presentano un aumentato tasso di aborti;

– coppie in cui il partner maschile presenta fattori di rischio es. stili di vita non corretti (fumo, obesità), età avanzata, varicocele, etc;

 coppie in cui il partner maschile si sia sottoposto a congelamento del liquido seminale.

Alcuni studi pubblicati hanno riscontrato un effetto positivo delle sostanze antiossidanti rispetto alla
frammentazione del DNA spermatico, tale per cui la somministrazione di
antiossidanti per via orale (vitamina
C ed E) possa ridurre, in alcuni casi, la frammentazione del DNA degli spermatozoi. 

Per approfondire ulteriormente clicca quì.

Nel video sottostante il Dott. Marco Nadalini spiega l’importanza degli esami complementari per lo studio del liquido seminale: Il test di selezione nemaspermica e il test di frammentazione del dna spermatico. 

Ricerca di aneuploidie nel liquido seminale (altrimenti detto F.I.S.H Test)

L’acronimo F.I.S.H. (Fluorescence In Situ Hybridization) indica un’analisi su liquido seminale con una tecnica citogenetica utile per studiare l’assetto cromosomico degli spermatozoi. Attraverso delle sonde fluorescenti che si uniscono ad uno specifico cromosoma, possiamo conoscere il numero di cromosomi di ogni spermatozoo dell’eiaculato e l’eventuale presenza di aneuploidia, ovvero di una condizione in cui la cellula spermatica non presenta il corretto numero di 23 cromosomi.

Attualmente, il test viene eseguito presso un laboratorio specializzato e consente di analizzare un totale di 8 cromosomi (X, Y, 13, 15, 16, 18, 21, 22), implicati principalmente in mancanti impianti embrionali o aborti ripetuti.

Una percentuale elevata di spermatozoi recanti anomalie nel numero di cromosomi può causare infertilità nella coppia ed influenzare negativamente il tasso di gravidanza, di impianto
embrionale e di sopravvivenza fetale e può influire sul tasso di successo, qualora si decida di intraprendere un percorso di fecondazione assistita.

Vari studi hanno scoperto che la bassa qualità del liquido seminale è in relazione con una
percentuale elevata di anomalie cromosomiche negli spermatozoi. Per questo motivo è raccomandato eseguire lo studio delle aneuploidie in pazienti con gravi alterazioni nel numero di spermatozoi o nella morfologia e/o con cariotipo alterato.

Inoltre, la ricerca delle aneuploidie spermatiche viene raccomandata a:

– coppie con infertilità idiopatica (senza apparente causa);

– coppie che presentano un aumentato tasso di aborti spontanei;

– coppie che hanno riscontrato fallimenti di impianto degli embrioni;

– coppie che hanno riscontrato un’alterazione cromosomica nelle gravidanze precedenti;

– coppie in cui il partner maschile sia stato sottoposto a chemio- o radioterapia.

Scoprire elevati livelli di anomalie cromosomiche negli spermatozoi può risultare utile nell’inquadramento della condizione di infertilità della coppia ed eventualmente nel suggerire percorsi terapeutici personalizzati ed efficaci.

Post Coital Test (PCT)

Post-Coital Test (PCT) è una semplice indagine eseguita durante il periodo ovulatorio e fornisce informazioni relative all’interazione fra muco cervicale e spermatozoi. Il muco cervicale prodotto durante il periodo ovulatorio è in grado, per le sue caratteristiche chimico-fisiche, di selezionare e agevolare il trasporto degli spermatozoi verso la sede naturale della fecondazione, all’interno delle tube.

In determinate condizioni, come ad esempio in caso di vaginiti recidivanti o in presenza di anticorpi anti-spermatozoi, le caratteristiche chimico-fisiche del muco cervicale potrebbero in realtà ostacolare il percorso degli spermatozoi verso le tube.

E’ consigliabile eseguire tale indagine in particolar modo in caso di infertilità da causa sconosciuta.

METODICA

E’ necessario monitorare ecograficamente l’ovulazione a partire dalla fase post-mestruale fino alla visualizzazione di un follicolo pre-ovulatorio (diametro superiore ai 16 mm). A discrezione del medico, nei giorni successivi sarà eseguito un prelievo indolore di muco cervicale a distanza di circa 9-14 ore da un rapporto sessuale non protetto e le caratteristiche macro e microscopiche del muco saranno esaminate dai biologi del Laboratorio di Seminologia.

Un esito negativo del PCT può rappresentare una indicazione per l’inseminazione intra-uterina.

Trattamento del liquido seminale per inseminazione intrauterina e preparazione del seme per inseminazioni intracervicali

Al fine di incrementare le probabilità di concepimento, il liquido seminale che verrà utilizzato per la tecnica di Inseminazione Intrauterina (IUI) viene sottoposto ad un trattamento di laboratorio volto a selezionare e concentrare una piccola quantità di spermatozoi motili e morfologicamente idonei.

Il trattamento utilizzato (Swim-up oppure Gradienti di Densità) viene e scelto dal biologo in base alle caratteristiche di base del liquido seminale.

INDICE

L'Equipe di Laboratorio

INDICE DELLE PRESTAZIONI