Non è un momento facile per la PMA, lo ribadisce anche l’articolo di Michele Bocci per la Repubblica. Come confermano le stime, nel 2021 sono nati 4700 bambini in meno rispetto al 2019 proprio a causa delle difficoltà che hanno avuto i centri nel portare avanti il lavoro e, quindi, alla riduzione dei cicli effettuati.
A riferire il dato è Luca Mencaglia, coordinatore del tavolo tecnico del ministero alla Salute sulla prevenzione e cura dell’infertilità, istituito dal sottosegretario Pierpaolo Sileri.
Inoltre l’Italia non risolve il problema dei donatori per la fecondazione eterologa: tutti i centri, pubblici, privati e convenzionati, sono ancora costretti a rivolgersi all’estero per trovare ovociti e, in minima parte, visto che la domanda è molto inferiore, anche liquido seminale.
All’estero, ai donatori viene riconosciuto un rimborso spese: circa 900 euro in Spagna, 1.000 in Inghilterra, 700 in Grecia. Al contrario, in Italia, chi volesse farsi avanti deve addirittura pagarsi gli esami preliminari. Anche per questo, la donazione non è mai decollata.