La visita neurologica serve per individuare se il paziente presenta sintomi di una malattia o di una lesione neurologica e permette di rilevare eventuali patologie o disturbi che colpiscono il sistema nervoso centrale o quello periferico, cioè il cervello, il cervelletto, il midollo spinale, il tronco encefalico, il tronco nervoso, i gangli, le radici e i plessi extraviscerali e intraviscerali.

Nell’ambito della visita neurologica vengono analizzati vari parametri:

• l’anamnesi accurata del paziente
• lo stato mentale e le funzioni simboliche
• i nervi cranici
• il sistema motorio e la coordinazione dei movimenti
• il sistema sensitivo
• le funzioni autonomiche (cioè l’attività di centri nervosi che controllano le funzioni vitali)

L’esame neuropsicologico fornisce importanti informazioni sul comportamento, le capacità cognitive, la personalità, le abilità apprese e il potenziale riabilitativo delle persone che hanno subito una lesione cerebrale.

Dopo una prima parte in cui il neurologo indaga l’anamnesi del paziente, in seconda istanza questo viene sottoposto ad un’indagine testistica che riguarderà la valutazione primaria di molte funzioni neuropsicologiche, utilizzando prove brevi costituite da domande e risposte e altri stimoli neurologici, raggruppati e somministrati in sequenza, che hanno lo scopo valutare il comportamento cognitivo.