La Sindrome dell’Ovaio Policistico, detta anche PCOS, acronimo dell’inglese PolyCystic Ovary Syndrome, fu descritta per la prima volta da Stein e Leventhal nel 1934. A quei tempi si definirono donne affette da PCOS quelle che presentavano assenza di cicli mestruali (amenorrea), cicli mestruali irregolari, aumento della peluria nelle zone del corpo, che rispondono agli ormoni androgeni (irsutismo) e sterilità.
In realtà La Sindrome dell’Ovaio Policistico è un disordine endocrino molto complesso e con l’avvento delle nuove conoscenze della medicina è stata ridefinita con altri criteri. Ad oggi, infatti, secondo le linee guida scientifiche più accreditate, si definiscono donne con ovaio policistico quelle che presentano almeno due dei seguenti elementi, escludendo altre patologie correlate:
- assenza o presenza di scarse ovulazioni (oligo-anovulazione)
- eccessiva produzione di ormoni maschili (Iperandrogenismo)
- ovaio policistico diagnosticato ecograficamente
Della PCOS è importante sapere che:
- Interessa circa l’8-13% della popolazione mondiale femminile in età fertile e rappresenta uno dei più comuni disordini ormonali
femminili. - È caratterizzata da una importante correlazione familiare.
- Le donne affette da PCOS hanno un rischio maggiore di sviluppare alcune patologie tra le quali:
– sindrome metabolica, obesità, diabete mellito, ipertensione, malattie cardiovascolari, dislipidemie (aumento della
concentrazione di trigliceridi e colesterolo nel sangue)
– disturbi depressivi o legati all’ansia
– carcinoma endometriale. - Il 75% delle donne normopeso e il 95% delle donne sovrappeso con PCOS ha una quantità di insulina più alta nel sangue
(iperinsulinemia) e una incapacità di utilizzare gli zuccheri nelle cellule dei tessuti (insulino-resistenza) con conseguente aumento
della glicemia nel sangue e rischio di comparsa di diabete in gavidanza o nell’età adulta che è stimato essere 3-7 volte
superiore in queste donne rispetto alla popolazione generale. - Avere l’ovaio policistico non significa avere delle cisti ovariche e la sola ecografia non consente di porre diagnosi di PCOS. Infatti quadri ecografici simili si possono osservare normalmente nei primi anni di vita mestruale o in pazienti con importante calo ponderale e disturbo del comportamento alimentare.
La valutazione dello stile di vita rappresenta un momento fondamentale per ridurre i rischi legati a questa sindrome. Una corretta alimentazione al di fuori degli orari indicati è possibile richiedere informazioni tramite la compilazione del Modulo Contatti.
con riduzione dei carboidrati e maggior apporto di verdure, il controllo del peso corporeo, una buona attività fisica riducono drasticamente il rischio di infertilità, sindrome metabolica , diabete in gravidanza e nell’età adulta ed altre malattie legate alla PCOS.
La donna affetta da PCOS deve essere presa in carico da un team multidisciplinare di professionisti molto esperti ( ginecologo, medico esperto in medicina della riproduzione umana, endocrinologo, dermatologo, internista, diabetologo, dietologo, psicologo) fin dall’inizio della sua manifestazione per salvaguardare la sua salute fisica, mentale e riproduttiva.
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